The Big Game Theory : PLATFORM

di Gabriele Piga 25/03/2014 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Oggi si torna ad una decina di anni indietro rispetto ai grandi classici che vi propongo di solito, il primo ha come "buono" il coraggioso Jumpman, con i baffi e una tuta da lavoro è il prototipo del poi super celebre e osannato da più generazioni, Super Mario (che nel 2010 ha spento 25 candeline, un giovinastro!), i più appassionati avranno già capito che il gioco è Donkey Kong del 1981.

Qui il coraggioso Jumpan deve superare tutte le trappole che si frappongono fra lui e la sua amata Pauline, come i barili lanciati dal suo antagonista e le fiammele che popolano i quadri, ma il nostro eroe oltre a dei quadricipiti d'acciaio, può avvalersi di un martello per distruggere la maggior parte degli ostacoli che gli si parano davanti.

I livelli sono molteplici e la difficoltà aumenta con traiettorie imprevedibili e oggetti numerosissimi, la chiave per riuscire in questo gioco è sicuramente sangue freddo e mano ferma infatti non stupisce che il detentore del record mondiale con il punteggio spaziale di 1.138.600 punti sia Hank Chien, chirurgo plastico, che nel Novembre 2012 ha portato a casa questo risultato.

Nel 1982 una delle case più longeve produce e pubblica uno di quei giochi a cui almeno una volta tutti abbiamo giocato: Pitfall! gioco che usci inizialmente per Atari 2600 piccola cuoriosità navigando su youtube ci si può imbattere nella pubblicità con un giovanissimo Jack Black!

Nel 1983 esciva un gioco arcade per sala giochi, si chiamava Mario Bros.  il nostro Jumpman di Donkey Kong non faceva più il carpentiere diventò idraulico, doveva occuparsi delle tartarughe che uscivano dai tubi; lo straordinario successo spinse la Nintendo nel 1985 a sviluppare e distribuire Super Mario Bros. per Nintendo NES(e noi di questo ne siamo molto grati).

Tantissimi livelli, power up (chi non conosce i funghetti 1 up?, no seriamente qualcuno non li conosce?!?) la possibilità di giocare in multiplayer; questo ne determina il successo mondiale e il diventare icona Nintendo, oltre a generare tantissimi seguiti negli anni!      

Nel 1986 escono 2 giochi Metroid e Castlevania. Il primo Metroid ha sicuramente lasciato il segno sia per la trama molto avvincente sia con la comparsa di un altro personaggio simbolo della Nintendo, cioè la cacciatrice di taglie Samus Aran; la prima protagonista femminile di un videogioco.

Purtroppo c'è da dire per chi magari qualche decade fa giocava, che solo finendo il gioco sotto le 5 ore si riusciva a capire che il nostro eroe era in realtà un eroina!

Il gioco è basato sulla ricerca nel pianeta Zebes di quell'area chiamata Tourian per distruggere Mother Brain, il capo dei pirati spaziali che ha rubato esemplari di una pericola razza aliena i Metroid. Per avere accesso a Tourian bisogna prima sconfiggere due potenti Boss dei pirati spaziali, Kraid e Ridley; una delle caratteristiche più interessanti è la varietà di accessori e armi che troveremo durante il gioco.

L'ultimo ma non ultimo è Castlevania, prodotto e pubblicato da Konami è il primo fortunato capitolo della saga iniziata nel 1986.

Qui l'atmosfera dark è a farla da padrona perchè inpersoniamo Simòn Belmondo il cacciatore di vampiri,  che armato della sua frusta leggendaria e di tanto coraggio aiuta gli abitanti di un villaggio soggiogato dal malefico conte Dracula, che li soggioga e constringe a inviargli una fanciulla ogni mese.

Il nostro eroe si intrufola nel castello e supera trabocchetti, nemici spaventosi giunge dal conte per lo scontro finale, ovviamente con molta bravura e un pizzico di fortuna che non guasta mai si riesce liberare il paese dal oscuro tiranno!

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